Donare nuova vita a spazi in disuso significa impattare concretamente su fenomeni sociali oltre che urbanistici. Come la Distribuzione Moderna sta affrontando un cambiamento di paradigma sempre più necessario.
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Il commercio vive e alimenta le città da sempre. I punti vendita fisici sono in simbiosi con il loro ambiente sociale ed economico specifico: devono sapersi innovare, restringere, ampliare, chiudere e rinascere in un momento dove fisico e digitale si connettono. La Distribuzione Moderna può risultare, quindi, un importante elemento di attrattività nei contesti urbani, di sviluppo economico e di nuove economie, di integrazione sociale, di formazione di nuove centralità urbane, di miglioramento della qualità di vita.

Un esempio tipico del valore aggiunto delle azioni del settore distributivo è quanto successo a Venezia nel sestiere di Cannaregio, il sestiere più esteso di Venezia oltre che il più popolato, dove si trova l’ex Cinema Teatro Italia. Si tratta di un edificio storico, affacciato al campiello dell’Anconeta e delimitato da calle Lombardo e calle Pignater. Costruito nel 1916 seguendo il progetto dell’ingegnere Domenico Mocellin, ospitava un antico cinematografo con una sala adatta all’utilizzo condiviso sia per il cinema che per il teatro, oggi, questa palazzina dalla facciata principale in stile neogotico e con elementi in pietra d’Istria, rilucente per la sua bellezza, ospita uno degli esercizi commerciali più affascinanti della Distribuzione Moderna.

Il restyling realizzato nel rispetto di regole ben precise ha donato un rinnovato volto allo spazio, valorizzando nuove specificità ma tenendo presente la storia dell’edificio. Il supermercato realizzato all’interno della struttura del Cinema Teatro Italia ha così evitato che un gioiello del neogotico e del liberty d’inizio Novecento, in disuso da decenni, finisse in completo decadimento. Il restauro è stato realizzato con la collaborazione e il controllo della Soprintendenza, così come l’allestimento del punto vendita stesso. Ogni aspetto, dalle soluzioni ricercate per gli scaffali all’illuminazione, hanno tenuto conto della necessità di preservare l’integrità delle sale e delle decorazioni originarie.

Si tratta di un esempio virtuoso di rigenerazione, pratica architettonica e filosofica che fa riferimento non soltanto alla semplice ricostruzione di un edificio fatiscente quanto, piuttosto, alla capacità di rendere le città concretamente sostenibili, a misura d’uomo, andando a lavorare sul concetto di recupero di spazi e aree già preesistenti. Un esempio che ci aiuta a dare una definizione chiara al concetto stesso di “rigenerazione urbana”, definibile come un insieme di azioni volte al recupero e alla riqualificazione di spazi urbani. 
Il processo di rigenerazione avviene, infatti, tramite interventi di recupero di spazi ed edifici a livello di infrastrutture e servizi, limitando il consumo di territorio a tutela della sostenibilità ambientale. Si tratta spesso di interventi che permettono alle comunità di riappropriarsi nuovamente di luoghi un tempo centrali nella vita locale: luoghi rigenerati, appunto, con evidenti miglioramenti nella qualità della vita e nella sfera sociale delle persone, oltre che in quella economica e ambientale.

recuperare le aree ed edifici dismessi crea valore per le persone e l'economia

Come l’ex Cinema Teatro Italia a Venezia, anche gli interventi per l’apertura di uno store a Palermo, dove un tempo sorgeva un noto negozio di ceramiche e materiali per l’edilizia, o il centro commerciale realizzato nelle aree industriali dismesse ex Alfa Romeo e Lancia a Milano, sono solamente alcuni tra i casi più virtuosi di rigenerazione urbana messi in atto dal settore della Distribuzione Moderna. La questione della rigenerazione non riguarda esclusivamente le grandi città, oltre agli esempi riportati esistono, infatti, luoghi rivitalizzati e spazi di prossimità che toccano tutta la penisola, in una vasta operazione di riconsegna alla collettività di spazi condivisi.

Recuperare le aree ed edifici dismessi, infatti, permette l’evoluzione dei contesti urbani, garantendo in questo modo anche risposte alle richieste di nuovi modelli di sviluppo, basati su un mix funzionale di residenziale, servizi e offerta economica. In questo contesto, il commercio può rivestire un importante ruolo attrattivo: l’apertura di nuove strutture di vendita o la ristrutturazione di quelle esistenti funge da catalizzatore per ulteriori investimenti che concorrono alla promozione e al rilancio delle zone cittadine nelle quali si trovano le aree recuperate.

la rigenerazione contribuisce allo sviluppo dei contesti urbani

Come le grandi città hanno tipologie di esigenze e di fruizione differenti all’interno degli stessi quartieri, così anche gli esercizi commerciali cambiano dimensione a seconda delle zone in cui sorgono. Se i centri commerciali ravvivano le parti più periferiche di un grande centro, al tempo stesso si assiste al ritorno della Distribuzione Moderna nei centri urbani anche con format di dimensioni ridotte, funzionali alle nuove necessità dei cittadini. Sono proprio queste strutture con formati più contenuti ad avere maggiore appeal, grazie a una dimensione più intima e umana dell’acquisto.

Un tempo la Distribuzione Moderna era composta da semplici negozi in cui entrare per acquistare e tornare a casa, oggi alcuni punti vendita si trasformano in luoghi in cui passare del tempo. Si pensi ai supermercati dove è possibile consumare direttamente alcuni dei cibi acquistati o il caso degli store di mobili e accessori con il proprio servizio ristorante all’interno: si tratta di nuovi spazi, che creano nuove esperienze, di consumo ma anche di socializzazione. Certo non si è superato ancora completamente il concetto di nonluogo coniato da Marc Augé, ma è evidente che oggi molti di questi spazi commerciali rispondono alle nuove esigenze e abitudini delle persone, incentrate sempre di più su aspetti esperienziali e umanizzanti.

nuovi spazi creano nuove esperienze di consumo e di socializzazione

Cambiano i tempi e i fenomeni sociali e la Distribuzione Moderna è protagonista dell’evoluzione in atto per diventare sempre di più un punto di riferimento di interi quartieri o zone della città, sia per quanto riguarda gli spazi fisici che per quelli online. Questo è frutto anche di una variazione di approccio verso le modalità di fare gli acquisti. Se mutano le attitudini dei consumatori, si modificano inevitabilmente anche i servizi. Supermercati aperti di sera o h24, aperture domenicali: tutto rientra nella ricerca dell’approccio più utile a soddisfare le esigenze e le richieste dei consumatori. La rigenerazione urbana è una delle sfide più importanti per il prossimo futuro e costituisce un elemento strategico su cui puntare per lo sviluppo economico, imprenditoriale, occupazionale e sociale del Paese.

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